un romanzo, invece è il giorno in cui Tim Berners Lee, un ingegnere informatico del Cern di Ginevra, incontra i suoi superiori per mostrargli sull’ipertesto il documento del progetto “Information Management: a Proposal”. Si trattava di uno scarno algoritmo, che avrebbe risolto e ottimizzato la condivisione delle informazioni tra i fisici di università e istituti di ricerca del laboratorio svizzero.

Tim Berners Lee non si immaginava ancora che quel semplice algoritmo sarebbe diventato presto il World Wide Web, appunto Internet. L’ ingegnere, collaborando insieme a Robert Cailliau, inizia a creare la definizione di standard e protocolli per scambiare documenti su reti di calcolatori: il linguaggio HTML e il protocollo HTTP.

Al momento dell’ideazione, il World Wide Web -considerato “vago, ma interessante” dai suoi superiori- rappresentava soltanto uno dei molti servizi simili disponibili su Internet. Prima di esso vi era "una rete di computer studiata e realizzata nel 1969 dal DARPA, l'agenzia del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti responsabile per lo sviluppo di nuove tecnologie ad uso militare".

Nel corso del tempo, però, la semplicità d’uso e soprattutto la decisione di renderlo un servizio libero e senza diritti ne portò alla rapida diffusione( tanto da essere oggigiorno il più diffuso standard di trasmissione e di ricezione di dati). Il primo sito web faceva il suo ingresso nel pubblico dominio 4 anni dopo: il 30 aprile 1993, senza che l’ideatore avesse ancora colto la portata rivoluzionaria di quanto aveva realizzato per l’intero pianeta. Ed ha preso così piede l’era del web.
Interessante citare il fatto che oggi, a 25 anni dalla pubblicazione del documento da parte di Tim Berners Lee, il Cern ha avviato un progetto per ripristinare il primo sito della rete(ormai non più in linea), realizzato proprio per diffondere l’uso del Web e ospitato su un computer NeXT. Tale macchina(oggi dimenticata), usata dall’ingegnere per dare concretezza al suo progetto, è stata prodotta dall’azienda che Steve Jobs aveva generato dopo aver abbandonato Apple. L’ingegnere è riuscito a dar vita a Internet grazie anche all’ossessione di Jobs per il “computer realmente usabile”.

La tecnologia e la filosofia di NeXT sono state poi incorporate nei Mac quando Jobs cedette la sua impresa ad Apple per gli ingenti costi economici.
Ora non ci resta che fotografare Tim Berners Lee, i suoi collaboratori e Jobs mentre spengono le candeline e magari aspettarci per il futuro delle nuove soluzioni a problemi destinate a qualcosa di più grande !

Fonti: La Stampa, macitynet, wikipedia, il sole 24 ore, Tech Economy.